Sensibile agli odori…
Il mondo visto attraverso il naso

Il gatto è estremamente sensibile a odori dei quali noi esseri umani siamo completamente ignari. I gatti usano gli odori e il loro acuto senso dell’olfatto come mezzi di comunicazione privati l’uno con l’altro e per definire il loro territorio – solitamente per mantenere gli altri gatti a distanza (tranne quando cercano l’accoppiamento – o marcano i membri del loro gruppo felino). I gatti usano gli odori derivanti dalle ghiandole sopra la fronte ed il corpo ed inoltre utilizzano l’urina e perfino le feci in circostanze differenti.

Blue-Pink Nose from Flickr: http://www.flickr.com/photos/polandeze/493818086

Naso e olfatto

Il Naso è la struttura specializzata che, oltre ad essere l’inizio del sistema respiratorio, supporta il senso dell’odorato, inclusa la regione olfattiva della mucosa nasale che contiene le cellule bipolari dai cui assoni originano i nervi olfattivi, insieme alle ghiandole olfattive. Nel naso sono presenti due tipi di mucose:
la mucosa respiratoria
la mucosa olfattiva la porzione olfattiva della membrane mucosa lungo la fossa nasale.

Epitelio olfattivo
L’epitelio olfattivo è un tessuto epiteliale specializzato all’interno della cavità nasale, negli umani, misura circa 1 centimetro quadrato e si trova sul tetto della cavità nasale circa 7 cm sopra e dietro le narici. L’epitelio olfattivo è la parte del sistema olfattivo direttamente responsabile della rilevazione degli odori.

Sezione della mucosa olfattiva

Strati dell’Epitelio olfattivo

L’epitelio olfattivo consiste di tre tipi distinti di cellule:
1. Cellule olfattive 2. cellule di sostegno 3. cellule basali

Cellule olfattive: le cellule olfattive dell’epitelio sono neuroni bipolari che si riuniscono per formare il nervo olfattivo (I paio di nervi cranici). I poli apicali di questi neuroni sono ciliati e rivestiti con una secrezione sierosa dalle ghiandole di Bowman situate nella lamina propria della mucosa olfattiva.

Neuroni olfattivi

Cellule di sostegno: analoghe alle cellule gliali neurali, le cellule di sostegno (dette. cellule Sustentacolari) dell’epitelio olfattivo funzionano come supporto metabolico e fisico alle cellule olfattive. Istologicamente sono cellule colonnari alte, dotate di microvilli e di una rete terminale prominente, con i nuclei posizionati più in alto rispetto a quelli delle altre cellule epiteliali olfattive.

Cellule basali: poste sulla lamina basale dell’epitelio olfattivo, le cellule basali sono cellule staminali capaci di divisione e di differenziazione sia in cellule di sostegno che in cellule olfattive. Le divisioni costanti delle cellule basali fa si che l’epitelio olfattivo sia sostituito ogni 2-4 settimane.

Olfatto

Il sistema olfattivo è il sistema sensoriale usato per la percezione, la comprensione e l’archiviazione degli odori. Il gatto, come la maggior parte dei mammiferi e dei rettili ha due parti distinte del sistema olfattivo: un sistema olfattivo principale e un sistema olfattivo accessorio. Il sistema olfattivo principale rileva i composti volatili trasportati dall’aria, mentre il sistema olfattivo accessorio percepisce gli stimoli in fase liquida. Prove comportamentali indicano che gli stimoli rilevati più spesso dal sistema olfattivo accessorio sono feromoni. Il sistema olfattivo viene citato spesso insieme al sistema gustativo come sistema chemiosensorio perché entrambi trasducono segnali chimici molecolari.

Funzione
Il meccanismo del sistema olfattivo può essere diviso in periferico, che percepisce uno stimolo esterno e lo codifica come segnale elettrico nei neuroni, e centrale, dove tutti i segnali sono integrati e processati nel sistema nervoso centrale.

Periferico
Nei mammiferi, il sistema olfattivo principale rileva gli odori che sono inalati attraverso il naso, dove arrivano in contatto con l’epitelio olfattivo principale, che contiene i vari recettori olfattivi. Questi possono distinguere un odore nuovo rispetto allo sfondo degli odori ambientali e determinarne la concentrazione. I recettori olfattivi sono collegati ai neuroni olfattivi inseriti nell’epitelio olfattivo, che trasducono l’attivazione recettoriale in segnali elettrici che percorrono i neuroni. I segnali viaggiano lungo il nervo olfattivo, che appartiene al sistema nervoso periferico. Questo nervo termina nel bulbo olfattivo, che appartiene al sistema nervoso centrale.

Centrale
Gli assoni dei neuroni sensoriali olfattivi convergono nel bulbo olfattivo per formare dei grovigli denominati glomeruli . All’interno del glomerulo, gli assoni si mettono in contatto con i dendriti delle cellule mitrali e di parecchi altri tipi di cellule. Le cellule mitrali mandano i loro assoni ad un certo numero di zone del cervello, compreso la corteccia piriforme, l’amigdala mediale e la corteccia entorinale. La corteccia piriforme è probabilmente la zona più strettamente connessa con l’identificazione degli odori. L’ amigdala mediale è coinvolta nelle funzioni sociali quali l’accoppiamento ed il riconoscimento dei conspecifici. La corteccia entorinale è associata con la memoria, per esempio per accoppiare gli odori con i giusti ricordi. Le funzioni esatte di queste zone sono ancora oggetto di ricerca scientifica e dibattito.
Nel sistema nervoso centrale, gli odori sono rappresentati come percorsi di attività neurale. Queste rappresentazioni possono essere codificate secondo lo spazio (un modello dei neuroni attivati attraverso una regione olfattiva data corrisponde all’odore), il tempo (un modello dei potenziali di azione dai neuroni multipli corrisponde all’odore) o una combinazione dei due.
Da vicino un gatto usa l’olfatto piuttosto che la vista, infatti i gatti hanno una visione da vicino non ottimale e, anche a livello anatomico, l’estensione dell’epitelio olfattivo gatto formato dà una precisa indicazione della sua sensibilità e capacità olfattiva.

 SPECIE   ESTENSIONE EPITELIO OLFATTIVO   RECETTORI OLFATTIVI   SENSIBILITA’ 
Uomo 2 – 4 cm² 5 milioni
Gatto 20 cm² 200 milioni 20 volte maggiore rispetto all’uomo
Cane Fino a 170 cm² 220 milioni 50 – 1.000 volte maggiore rispetto all’uomo

I gatti usano il naso per:

  • orientarsi
  • identificare gli altri gatti
  • riconoscere odori che possono essere sinonimi di pericolo
  • accertarsi dell’integrità di quello che mangiano
  • Un naso molto caldo e asciutto significa che il gatto ha la febbre o è disidratato, se il senso dell’odorato non funziona bene il gatto smette di mangiare.

Struttura del naso del gatto

Ci sono due narici, ogni narice si apre in un passaggio che va ad aprirsi nella gola. La cavità nasale è tappezzata da una membrana mucosa che contiene i vasi sanguigni ed i nervi. Questa membrana è la prima difesa contro i batteri e i corpi estranei, le narici contengono le ossa o le cartilagini ramificate denominate turbinati, di cui la funzione è di scaldare l’aria durante l’inalazione e di rimuovere l’umidità durante l’espirazione.
Immagine da: www.pictures-of-cats.org

In questa immagine si vede il piano nasale che gli allevatori chiamano il “cuoio” del naso. L’equivalente del “filtro” nelle persone è la scanalatura verticale nel labbro superiore appena sotto il naso. È formato dai processi nasomediali e maxillari che si incontrano durante lo sviluppo embrionale. Non ha funzione apparente ma è molto evidente.

 

 

Immagine da: http://courses.washington.edu/chordate/453photos/skull_photos/amniote_skull_photos2.htm

Quando il gatto annusa massimizza la ricezione degli odori. Il fiutare interrompe la respirazione e permette che le particelle di odore rimangano più lungamente nel naso. Quando un gatto fiuta, l’aria è forzata nella tasca ossea del piano sub etmoidale, che intrappola l’aria quando viene inalata invece di farla passare nei polmoni. Ciò permette che i recettori degli odori nel naso dei gatti rilevino completamente l’odore e comunichino le informazioni al cervello dove verranno analizzate.

Organi Olfattivi Addizionali

Contando come fa il gatto, sugli odori, ha bisogno di essere il più efficiente possibile nella loro rilevazione e analisi e a questo fine può contare sull’organo vomero nasale, detto anche organo di Jacobson di cui si è già precedentemente parlato. Esso è situato sul palato ed è composto da due piccole sacche di fluido, mette in connessione la bocca con le cavità nasali tramite due canali naso palatini che si aprono dietro ai denti incisivi superiori.
L’organo di Jacobson contiene recettori che inviano informazioni tramite il percorso nervosa alla regione dell’amigdala che si trova nell’ipotalamo che è interessato nel controllo delle attività sociali, sessuali, e nel comportamento alimentare. Quando il gatto usa questo organo apre leggermente la bocca (Flehmen reaction) aspirando particolari molecole odorose che trova nell’aria, oppure tocca leggermente con la lingua l’oggetto che vuole analizzare, praticamente i gatti sono in grado di “assaggiare” gli odori. Quindi, come si è visto, i gatti dipendono molto dall’odorato nella loro vita, usano gli odori per capire se un cibo è buono, per riconoscere i compagni, i nemici e per marcare il proprio territorio. È facile allora capire che il mondo di un gatto è il mondo dei profumi e degli odori.

Quindi che cosa comporta questo per i proprietari?

Devono essere informati che i cambiamenti al riassicurante e confortevole profilo odoroso della casa possono essere molto disturbanti per il gatto, per esempio, detergenti e deodoranti per la casa, nuovi mobili, gente in visita o cani, altri gatti che entrano in casa attraverso porte o finestre lasciate aperte, imbiancatura di stanze ecc…
I gatti lasceranno i messaggi odorosi per auto assicurazione. Quando sono tranquilli e rilassati marcano con le ghiandole della fronte e se si sentono insicuri nelle loro case possono ricorrere all’utilizzo di segnali più forti come spruzzare l’urina.

 

Bibliografia:
The olfactory epithelium of the cat]. [Article in German]. Andres KH. PMID: 4890668  PubMed – indexed for MEDLINE
www.pictures-of-cats.org