Il gatto anziano
Comuni cambiamenti nel comportamento
Quanti di noi hanno in casa un vecchio gatto barcollante che vaga in giro per le stanze, specialmente di notte, lamentandosi e sembrando completamente disorientato? Gatti come questi probabilmente soffrono di “vecchiaia felina”. Infatti i gatti, invecchiando, possono cambiare il loro comportamento o sviluppare determinati problemi comportamentali. Con la diagnosi ed il trattamento corretti, molti di questi problemi possono essere risolti. Ci vuole un po’ di pazienza, ma per i nostri gatti vale sempre la pena!
Un check up completo e analisi
Quando si nota un cambiamento di comportamento nei nostri vecchietti, ovviamente, è sempre indicato un esame clinico completo. Molte malattie comuni della vecchiaia possono dare le prime avvisaglie con cambiamenti nella normale routine del gatto, nel suo comportamento o nel suo umore ed identificare e trattare questi problemi può rappresentare un reale vantaggio per la qualità di vita del gatto anziano, d’altronde i nostri battaglieri felini non si arrendono certo all’età senza lottare!
Eliminazione inadeguata
L’eliminazione inadeguata (quando il gatto inizia a urinare o defecare fuori della lettiera e/o spruzzare in giro) è il problema di comportamento più comune dei gatti anziani. Le cause sono numerose cause, molte delle quali mediche, così un gatto che manifesta eliminazione inadeguata dovrebbe essere esaminato per prima cosa dal veterinario che effettuerà anche le analisi di laboratorio standard sulle urine. Le condizioni mediche che provocano una frequenza aumentata di urinazione o di defecazione possono essere la causa fondamentale di questo problema di comportamento. Queste circostanze includono: colite, infiammazioni intestinali, diabete mellito, ipertiroidismo, affezioni renali o epatiche e malattia delle basse vie urinarie (FLUTD). L’eliminazione impropria può anche essere causata da condizioni patologiche, che provocano dolore durante l’urinazione o la defecazione, o rendono difficoltoso al gatto entrare e uscire dalla lettiera, come ad esempio l’artrite, FLUTD, l’infiammazione dei sacchi anali, la diminuizione delle capacità visive e certe forme di colite. Il trattamento di queste condizioni mediche può contribuire a risolvere il problema. In più, è utile mettere lettiere con i lati più bassi, disporre la lettiera nella zona in cui il gatto passa la maggior parte del tempo ed aumentarne il numero.
Lo stress può essere una causa importante di eliminazione inadeguata in gatti di tutte le età, e sappiamo che i gatti anziani non sono in grado di gestire i fattori di stress così come i gatti più giovani. I fattori di stress quali traslochi, cambiamenti nella routine, o cambiamenti nella composizione della famiglia, introduzione di nuovi gatti o scomparsa di gatti conosciuti, possono provocare la comparsa di eliminazioni inadeguate. La riduzione di questi fattori di stress o la gestione del loro impatto sulla vita familiare avvantaggerà il gatto (e probabilmente anche voi). Può anche verificarsi che il gatto anziano diventi sensibile al tipo di substrato, ad esempio a granulometria troppo grossa, fastidiosa per i polpastrelli, o a dove è sistemata la lettiera, ad esempio posto scomodo da raggiungere per un vecchio gatto, e quindi sviluppare un’avversione ad esse. Sarà utile provare con diversi tipi di substrato e diversi posizionamenti della lettiera finché non si trovi quello preferito, inoltre in caso di eliminazione inadeguata, si deve sempre pulire bene con detersivi enzimatici le zone, che sono state sporcate con urina o feci, altrimenti il richiamo odorifero continuerà.
Aggressività
I gatti anziani possono diventare aggressivi verso le persone o verso altri animali della famiglia, questo può essere il risultato di un problema di salute quale una patologia che causa dolore (artrite), la diminuizione della capacità visiva o uditiva, per cui il gatto sussulta facilmente, e reagisce, o malattie neurologiche. Come con l’eliminazione inadeguata, lo stress può causare l’irritabilità e comportamento aggressivo in alcuni gatti. Una combinazione di contro-condizionamento (che insegna al gatto una risposta differente a determinati stimoli), di desensibilizzazione (che reintroducono gradualmente gli stimoli al gatto), di terapia medica e di Feliway possono contribuire a controllare questi comportamenti.
Timore / ansia / depressione
Come con gli altri problemi del comportamento discussi sopra, la perdita di udito o di vista, lo stress, il dolore e le malattie neurologiche possono contribuire a generare uno stato di timore o di ansia in un gatto. Il gatto con problemi di salute e stati dolorosi può sviluppare una perdita d’interesse per l’ambiente che lo circonda e che lui percepisce adesso estraneo ed ostile, fino a cadere in stati di depressione. Il trattamento comprende determinare e controllare, se possibile, la causa del timore, fornire la terapia adatta per le condizioni patologiche e, se del caso, farmaci ansiolitici.
Cambi nei modelli di attività
Per la loro intera vita, alcuni gatti tendono ad essere attivi durante la notte, tenendo svegli i proprietari, e ad addormentarsi non appena questi si alzano. Alcuni gatti anziani però potranno sviluppare un ciclo sonno-veglia alterato. Il dolore, la necessità di urinare o defecare più spesso, la diminuizione delle capacità visive o uditive, i cambiamenti nell’appetito e alcune patologie neurologiche possono contribuire a questo comportamento.
L’artrite è comune nei gatti anziani. Il dolore alle articolazioni provoca riduzione della mobilità e dell’attività del gatto, cosa che può anche determinare aumenti di peso, con peggioramento delle condizioni generali. Con i nuovi farmaci e diete alimentari disponibili possiamo ritardare la progressione dell’artrite e ridurre il dolore,e offrire a gatti sofferenti di artrite una vecchiaia più confortevole.
Disfunzioni cognitive
Una volta effettuato un controllo sanitario completo e messi sotto controllo eventuali problemi di salute, può comunque capitare che molti vecchi gatti abbiano comunque cambiamenti di comportamento che non possono essere spiegati dalle condizioni mediche e che possono essere attribuiti ai cambiamenti connessi con l’invecchiamento del cervello, questa è la cosiddetta demenza senile denominata anche “sindrome da disfunzione cognitiva”. La sfera cognitiva si riferisce ai processi mentali che accadono negli animali e che non possono direttamente essere osservati, essi comprendono la memoria, l’apprendimento, la consapevolezza e la percezione.
Il sintomo più comune di queste disfunzioni è dato dalla comparsa di un alterato ciclo sonno-veglia del gatto che la notte non dorme più ma vaga in giro per casa lanciando miagolii lamentosi e non c’è modo di confortarlo o di calmarlo.. Altri gatti mostrano disorientamento anche durante il giorno, si aggirano per le stanze con l’aria di non sapere perché sono lì oppure si siedono a guardare il muro per ore, o addirittura camminano finché non trovano un ostacolo che gli sbarra la strada e allora rimangono lì finché qualcuno non li libera. Alcuni gatti possono dimenticarsi anche di mangiare o rimanere fuori a sedere anche sotto la pioggia. Ci possono essere cambiamenti di personalità e perdita apparente di interesse verso i proprietari.
Come trattamento delle disfunzioni cognitive, sono usati antiossidanti quali la vitamina E e la vitamina C ed acidi grassi omega come integratori della dieta, e molti studi indicano che queste sostanze possono effettivamente fornire una protezione per la cellula cerebrale.
Molto importanti sono i benefici dell’arricchimento del comportamento per migliorare le attività cognitive e ridurre la patologia neuronale. Inserire dei croccantini gustosi in palline o scatoline forate, nasconderli in giro per casa per stimolare il comportamento esplorativo e di caccia, fornire una varietà di giocattoli da gatti, di posti di osservazione con vista sul cortile o sul giardino e passare un pò di tempo a interagire con il gatto facendolo giocare per periodi adatti all’età e alle condizione di salute, sono cose veramente molto utili per aumentare il livello di stimolazione mentale. Le fasi di gioco devono essere brevi e ripetute, con esecuzione di esercizi semplici da eseguire e da ripetere. Questi giochi possono anche aiutare a regolarizzare il ciclo sonno-veglia, tenere i gatti anziani svegli e attivati mentalmente durante il giorno può far sì che venga loro più voglia di farsi un pisolino nelle ore opportune. Accertatevi che la zona dove volete che il vostro gatto dorma sia calda e confortevole e che ci sia vicina una bella lettiera pulita e di facile accesso (ad esempio con bordi più bassi) in modo che il gatto non debba andare lontano per i suoi bisogni, cercate di gestire bene la dieta e le modalità di somministrazione del cibo (ciotole basse e larghe, aumento della frequenza di somministrazione del cibo) e così via. Altro tipo di intervento riguarda la variazione nella casa degli spazi destinati ai gatti, delle zone di alimentazione, di riposo e di eliminazione, la creazione di aree destinate esclusivamente al gatto anziano o di aree separate per gli altri gatti nel caso di problemi comportamentali riferibili alla convivenza di più soggetti nello stesso nucleo famigliare (area di rifugio per l’animale più anziano, soprattutto in assenza dei proprietari), abolizione delle barriere architettoniche in casa e in giardino o cortile, al fine di consentire al gatto anziano di accedere liberamente ai luoghi desiderati. Un punto fondamentale, a volte trascurato, è che spesso il gatto non sopporta più l’assenza prolungata del proprietario, sia per le nuove esigenze fisiologiche (nutrizione, eliminazione) sia per l’insorgere di una condizione generale di insicurezza nei confronti anche degli ambienti conosciuti, similmente a quanto accade nel corrispondente anziano “umano”. Per quei gatti che mostrano i sintomi più estremi di “demenza senile” e se i farmaci non sono controindicati per altri problemi di salute, la terapia farmacologica può essere suggerita dal vostro veterinario. Grazie ai passi avanti compiuti dalla medicina veterinaria e dalla scienza della nutrizione, un sempre maggior numero di gatti stanno vivendo una vecchiaia migliore. I nostri vecchi gatti hanno un posto speciale nei nostri cuori, sono più calmi e spesso hanno una storia importante nella nostra famiglia. Le disfunzioni cognitive possono ridurre la qualità di vita per alcuni di questi amatissimi gatti e capire la malattia e cercare un aiuto sia comportamentale che medico può migliorare la loro qualità di vita.
Bibliografia
- Paws for Thought Issue 26, produced by the VetService Group.
- Feline: Medicine And Disease Management Cody W. Faerber, DVM, S. Mario Durrant, DVM, Jane Fishman Leon, DVM
- “Cosa vogliono i gatti anziani “Claire Bessant (Capo esecutivo del feline Advisory Bureau, una delle più grandi associazioni ailurofile non-profit anglosassoni)